Una docente per passione.

Sono sempre stata chiara e quindi dico di essere una docente. Una docente per passione essendo passata da fare la biologa in una azienda farmaceutica dove ero assunta a tempo indeterminato alla scuola. 
Nella scuola ho visto e vedo di tutto e con molta naturalezza mi sono messa dalla parte di chi vede negato il suo diritto allo studio. Proprio perché vedo essenziale e fondamentale per la crescita di ogni ragazzo lo studio di quello vero…quello che ti aiuta nella vita…Nelle situazioni concrete e contigenti…che forma e fa diventare cittadini.
Belle parole? Io mi batto e mi impegno ogni giorno per renderle vive. I miei ragazzi per me sono tutti uguali. Bravi e meno bravi vengono valorizzati per ciò che riescono a fare non per quello che non sanno fare. È una gran fatica fornire loro i mezzi, a volte anzi spessissimo diversi, perché ognuno è diverso, ma per far raggiungere obiettivi comuni.
Rendere viva la scuola per me vuol dire includere tutti e non lasciare indietro nessuno. E le difficoltà non sono solo entrare in classe e rendere reale questo, sono far capire, con molta umiltà, anche a chi, tra i colleghi, é rimasto indietro arroccato ad una didattica della memorizzazione, del programma finito a maggio prima degli altri (come se poi c’è merito in questo), della penna rosso – blu. 
Dico sempre ai miei ragazzi che devono uscire ogni giorno dall’ aula alla fine delle lezioni con qualcosa in più rispetto alla mattina. Beh questa frase vale anche per me, se non riesco a tirar fuori ciò che di buono c’è in ognuno facendo imparare qualcosa in più ogni giorno dov’è il mio lavoro?

Grazia Paladino

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