Come può un genitore riconoscere la dislessia?

Ogni dislessico è diverso dall’altro perché la dislessia non è una entità monolitica. Essa si presenta come un complesso di caratteristiche che ogni persona condivide in misura più o meno estesa.
Di seguito è riportato un elenco di tratti, comportamenti, abilità, differenze percettive o di sviluppo che possono essere presenti in misura più o meno ampia negli individui dislessici.
Tanto più alto è il numero delle risposte affermative, tanto maggiore è la probabilità che si tratti di dislessia. In tal caso è necessario rivolgersi ad uno specialista (neuropsichiatra, psicologo) per avere una diagnosi.
Sicuramente un’inattesa difficoltà nella acquisizione della lettura e della scrittura sono i più importanti segnali.
Il bambino dislessico ha difficoltà scolastiche, che di solito compaiono già nei primi anni di scuola e persistono negli anni seguenti.
Il bambino spesso compie nella lettura e nella scrittura errori caratteristici come l’inversione di lettere e di numeri (es. 21 – 12) e la sostituzione di lettere (m/n; v/f; b/d). A volte non riesce ad imparare le tabelline e alcune informazioni in sequenza come le lettere dell’alfabeto, i giorni della settimana, i mesi dell’anno. Può fare confusione per quanto riguarda i rapporti spaziali e temporali (destra/sinistra; ieri/domani; mesi e giorni) e può avere difficoltà a esprimere verbalmente ciò che pensa. In alcuni casi sono presenti anche difficoltà in alcune abilità motorie (ad esempio allacciarsi le scarpe).
Spesso il bambino finisce con l’avere problemi psicologici, ma questo è una conseguenza, non la causa della dislessia.
Anche dopo la scuola primaria persistono lentezza ed errori nella lettura, che possono ostacolare la comprensione del significato del testo scritto. I compiti scritti richiedono un forte dispendio di tempo. Il bambino appare disorganizzato nelle sue attività, sia a casa che a scuola. Ha difficoltà a copiare dalla lavagna e a prendere nota delle istruzioni impartite oralmente. Talvolta perde la fiducia in se stesso e può avere alterazioni dell’umore e del comportamento.
Segue un elenco di possibili indicatori. Se un bambino presenta più d’uno di questi indicatori si dovrebbe fare un’indagine più approfondita. Il bambino può essere dislessico o ci possono essere altre cause.

Possibili fattori di rischio dei DSA (3-5 anni)

• Relativamente allo sviluppo del linguaggio, l’acquisizione delle abilità connesse alle prime fasi dello sviluppo è stata più lenta rispetto alla media.
• Può pronunciare male parole lunghe o invertire dei suoni nelle parole e formulare frasi brevi nel parlare.
• Sostituisce alcuni suoni nelle parole.
• Difficoltà nel riconoscere i suoni che compongono una parola.
• Difficoltà nel dividere la parola in sillabe e dalle sillabe ricostruire la parola (analisi e sintesi sillabica).
• Può equivocare ciò che sente.
• Tende a non ricordare le elencazioni (nomi, cose, numeri, ecc.) specie se in sequenza.
• Difficoltà nel riconoscere e/o imparare rime o parole con assonanze.
• Difficoltà a mantenere il ritmo.
• Difficoltà nel ricordare il nome appropriato degli oggetti.
• Lento ad ampliare il vocabolario.
• Difficoltà nell’apprendimento dei numeri, dei giorni della settimana, dei colori e delle forme.
• Difficoltà nell’imparare a scrivere il proprio nome.
• Difficoltà nel seguire più indicazioni e routine.
• Può avere difficoltà con i compiti che implicano abilità motorie (allacciarsi le scarpe, ecc.).
• Può essere ambidestro.
• Può apparire poco coordinato e goffo nei movimenti quando gioca o è impegnato in attività sportive.

Possibili indicatori dei DSA (5-7 anni)

• Lento nell’apprendere e nello stabilizzare la corrispondenza tra le lettere e i suoni.
• Difficoltà nel separare la parola in suoni e dai suoni ricostruire la parola (difficoltà fonologiche e metafonologiche).
• La capacità di lettura e scrittura è significativamente inferiore alla vivacità intellettiva.
• Ha intelligenza vivace e pronta ma il suo rendimento scolastico è basso, specie nelle prove scritte.
• Apprende rapidamente attraverso l’osservazione, la dimostrazione, la sperimentazione e gli aiuti visuali.
• Può pronunciare male parole lunghe.
• Difficoltà nel leggere singole parole isolate.
• Esitazione nel leggere una parola fluentemente, specialmente se è nuova.
• Confusione nel riconoscere anche piccole parole.
• Quando scrive dimentica delle lettere nelle parole e/o le mette nell’ordine sbagliato.
• Lettura lenta e priva di espressività e poco fluente (lettura ad alta voce faticosa e stentata).
• Può essere distratto dal riconoscere “disegni” nel testo scritto e si lamenta che le parole “saltano fuori dalla pagina”.
• Ha più difficoltà con parole funzionali (di, per) che con parole di contenuto (giallo, correre, nuvole).
• Tende a non ricordare le elencazioni (nomi, cose, numeri, ecc.) specie se in sequenza.
• Ha difficoltà nel verbalizzare i suoi pensieri.

• La comprensione in lettura potrebbe essere compromessa per via della poca accuratezza, velocità e scorrevolezza di lettura.
• La comprensione di un testo in lettura può essere migliore della lettura di singole parole.
• La comprensione è migliore quando ascolta qualcuno che legge rispetto a quando legge lui.
• Ha difficoltà nel pianificare e organizzare.
• Ha difficoltà a leggere l’ora in un orologio con le lancette.
• Durante la lettura si lamenta di provare sensazioni di movimento o di vedere le parole in movimento o distorte.
• Ha problemi visivi che i test standard non sembrano rivelare.
• Può avere difficoltà con i compiti che implicano abilità motorie.
• Difficoltà nell’allacciarsi le scarpe, annodare, vestirsi.
• Ha difficoltà a copiare o a riassumere correttamente.
• Impugna la biro in maniera goffa.
• La scrittura è talvolta illeggibile.
• Può non essere in grado di leggere la propria scrittura.
• Difficoltà nell’indicare destra o sinistra, l’ordine dei giorni della settimana, dei mesi, etc.
• Si basa sulle sue dita per contare.
• Può essere capace di contare bene, ma ha difficoltà a contare gli oggetti.

Possibili indicatori dei DSA (7 – 12 anni)

• La capacità di lettura e scrittura è significativamente inferiore alla vivacità intellettiva.
• Continua a confondere la sequenza delle lettere all’interno delle parole.
• Nella lettura la poca accuratezza, velocità e scorrevolezza pregiudicano la comprensione.
• L’ortografia è inappropriata all’età (es. legge o scrive in modo differente la stessa parola proposta più volte nello stesso testo, omette, inverte, sostituisce delle lettere).
• Nella scrittura spontanea usa un lessico limitato.
• Non può utilizzare i propri appunti per studiare.
• Cerca delle scuse per non leggere.
• Difficoltà linguistiche in ambito matematico (es. quando legge i problemi confonde i numeri e i simboli).
• Difficoltà o impossibilità di apprendere le tabelline.
• Confusione tra la destra e la sinistra.
• Racconta i fatti con pochi particolari e in tempi lunghi.
• Ha difficoltà nel linguaggio non lineare o figurato (proverbi, modi di dire).
• Non prende o trascrive i compiti per casa.
• Ha difficoltà a ricordare che giorno è o che mese è.
• Ha difficoltà ad organizzarsi nell’uso del diario scolastico.
• Ha difficoltà a ricordare il proprio numero di telefono e/o compleanno.

• Può avere limitate competenze nel pianificare e organizzare le attività.
• Ha una difficoltosa gestione del tempo.
• Può avere poco senso dell’orientamento.
• Ha poca autostima e sicurezza di sé.

Possibili indicatori dei DSA (oltre i 12 anni)

• Continua a leggere lentamente, in maniera poco fluente e con errori.
• Ha un bagaglio culturale limitato, per via della difficoltà di lettura.
• Continua ad avere difficoltà nello spelling.
• Scrive a mano lentamente, con difficoltà e il risultato è poco leggibile o illeggibile.
• Ha migliori competenze orali che scritte.
• Ha difficoltà nella pianificazione e nella composizione di un testo scritto.
• Ha difficoltà nella sintassi e punteggiatura quando scrive.
• Ha difficoltà a riassumere, a sintetizzare.
• Ha difficoltà a prendere appunti o a copiare dalla lavagna.
• Rimanda o evita di fare attività che richiedono la lettura e la scrittura.
• Non completa i compiti per casa.
• E’ lento a rispondere alle domande, soprattutto quelle aperte (che richiedono una risposta articolata).
• Non è forte nella memorizzazione.
• Può avere limitate competenze nel pianificare e organizzare le attività.
• Ha una difficoltosa gestione del tempo.
• Può avere poco senso dell’orientamento.
• Ha poca autostima e sicurezza di sé.

• Continua a pronunciare male alcune parole.
• Si confonde nell’usare lunghe parole ad es. “deduzione” al posto di “detrazione”.
• Ha difficoltà a ricordare i nomi di alcune parole o oggetti o nomi di persone famigliari.
• Ha limitate competenze nel pianificare e organizzare le attività.
• Ha una difficoltosa gestione del tempo.
• Ha più difficoltà nelle materie letterarie.
• Ha una bassa autostima e poca fiducia in se stesso.
• In classe disturba oppure fa il buffone, oppure è troppo calmo.
• Può essere emotivo o ansioso in merito ai suoi problemi scolastici, nella lettura, nella scrittura, nella matematica.
• Può essere ipersensibile, emotivo e aspirare alla perfezione.

NOTA BENE: questi comportamenti non sono esclusivi della dislessia e comunque non costituiscono un indice diagnostico, ma solo un indicatore della possibile presenza di un Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA).

http://dislessia.sanita.basilicata.it/Guida%20per%20i%20genitori.html