Cosa deve contenere il Piano Didattico Personalizzato.

1. Informazioni essenziali DSA

I DSA sono disturbi di natura neurobiologica, pertanto non possono essere risolti ma solamente ridotti (compensazione del disturbo). Fra questi distinguiamo:
• la dislessia evolutiva che è un disturbo settoriale della abilità di lettura;
• la disortografia che è la difficoltà a rispettare le regole di trasformazione del linguaggio parlato
in linguaggio scritto;
• la disgrafia che è la difficoltà a produrre una grafia decifrabile;
• la discalculia che è il deficit del sistema di elaborazione dei numeri e/o del calcolo.

2. Normativa di riferimento

A seguito delle disposizioni sotto elencate emanate dal Ministero si è giunti alla L 170 del 8
ottobre 2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico” Gazz. Uff. 18 ottobre 2010 n.244 – Linee guida MIUR 12 luglio 2011 in
allegato al Decreto Ministeriale 5669 del 21luglio 2011.
nota MIUR 4099/A. 4 del 5.10.04 “Iniziative relative alla dislessia”;
nota MIUR 26/A. 4 del 5.01.05 “Iniziative relative alla dislessia, compresi momenti di valutazione”;
nota MIUR 1787/A. 4 del 1.03.05 “Esami di stato 2004/05; alunni con dislessia”;
nota MIUR 4798 del 27.07.05 “Attività di programmazione scolastica degli alunni disabili da parte delle Istituzioni scolastiche – A .S. 2005/06”;

Dipartimento per l’istruzione (Direzione generale per gli ordinamenti scolastici) prot. 4674 maggio 2007, indicazioni operative DSA;

O.M. n. 30 prot. 2724 del 10.03.08 “Esami di Stato scuola superiore A. S. 2007/08 (art. 12, comma 7)”;

C.M. n. 32 del 14.03.08. “Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nelle scuole statali e paritarie per l’A.S. 2007/08 (Capitolo “Svolgimento dell’esame di Stato” punto 5a, “Alunni con disturbo specifico di apprendimento”)”;
L. 169 del 30.10.08 (L. Gelmini) art. 3, comma 5 “Valutazione sul rendimento scolastico degli studenti”;
nota MIUR 1425 del 3/02/09
Legge Regionale n° 3 del 15 Febbraio 2010;
Nuove Indicazioni per il curricolo (D. M. del 31.07.07 e unita direttiva n. 68 del 3.08.07) nelle quali viene fatto espresso riferimento a queste problematiche.

3. Elaborazione del PDP
Durante il Consiglio di classe si individueranno per ogni disciplina o area gli strumenti dispensativi e compensativi adottati ed eventualmente si aggiungeranno ulteriori osservazioni.

Prima del Consiglio di classe il coordinatore preparerà la parte iniziale con i dati relativi all’alunno e quelli ricavabili dalla diagnosi, dall’incontri con gli specialisti, coi genitori e dagli incontri di continuità e ogni docente la scheda relativa alla propria materia (vedi modello in allegato).
• Al coordinatore compete la raccolta delle informazioni essenziali sull’alunno (anamnesi
scolastica, dati familiari, contatti con il referente che ha stilato la diagnosi (in genere la
neuropsichiatra infantile), sintesi della diagnosi, contatti con la famiglia etc… e compila la parte di sua competenza.
• Ad ogni insegnante compete, per la propria materia e in forma scritta, compilare la parte del documento contenente i risultati dell’osservazione svolta (con le difficoltà effettivamente riscontrate) e gli strumenti e le modalità di verifica/valutazione che intende di fatto far adottare allo studente (o non far adottare nel caso in cui ritenga che la propria materia non necessiti di particolari interventi). Sarebbe bene valutare, insieme allo studente e, se necessario, alla famiglia l’opportunità delle misure.

4. La struttura del PDP
A partire da gennaio 2009, per gli alunni con diagnosi di DSA, è atto dovuto la stesura di un Piano Educativo Personalizzato (PEP) o Piano didattico Personalizzato (PDP) elaborato con la collaborazione di tutti i componenti del Consiglio di Classe.
E’ un documento che deve contenere l’indicazione degli strumenti compensativi e dispensativi adottati nelle diverse discipline, nonché le modalità di verifica e di valutazione che si intendono applicare, se diverse da quelle consuete. La scuola, in sostanza, deve dimostrare di aver messo in atto tutte le misure necessarie previste dalle normative vigenti per questi studenti.
Si tratta di specificare quali misure ogni docente intende adottare per quello specifico caso, sulle base delle reali difficoltà che vengono manifestate; tali misure possono essere individuate tra quelle di seguito elencate, che rappresentano una sintesi, non esaustiva, delle indicazioni contenute nelle circolari ministeriali 4099/A/4 del 5/10/2004 e 1425 del 3/02/2009. (L’elenco non comprende, ovviamente, tutte le misure contenute nei documenti citati, ai quali si rimanda per completezza).
Come ogni programmazione educativa, il piano didattico personalizzato per un allievo con DSA deve contenere, essenzialmente, i seguenti punti:
a) ANALISI DELLA SITUAZIONE DELL’ALUNNO
L’analisi della situazione dell’alunno deve riportare le indicazioni fornite da chi ha redatto la
segnalazione, quelle pervenute dalla famiglia e i risultati del lavoro di osservazione condotto a scuola. Deve rilevare le specifiche difficoltà che l’allievo presenta ed anche i suoi punti di forza.
b) LIVELLO DEGLI APPRENDIMENTI
Nelle diverse materie o nei diversi ambiti di studio vanno individuati gli effettivi livelli di
apprendimento, che devono essere rilevati con le modalità più idonee a valorizzare le effettive competenze dell’allievo superando le sue specifiche difficoltà.
c) OBIETTIVI E CONTENUTI D’APPRENDIMENTO PER L’ANNO SCOLASTICO
Per ciascuna materia o ambito di studio vanno individuate le abilità e le conoscenze fondamentali che l’allievo deve acquisire, affinché sia mantenuta la validità effettiva del corso di studi ma al contempo assicurando un volume di lavoro compatibile con le specifiche modalità di funzionamento di un allievo con DSA.
d) METODOLOGIE – MISURE COMPENSATIVE E DISPENSATIVE
Per ciascuna materia o ambito di studio vanno individuate le metodologie più adatte ad assicurare l’apprendimento dell’allievo in relazione alle sue specifiche condizioni.
Per ciascuna materia o ambito di studio vanno individuati gli strumenti compensativi e dispensativi necessari a sostenere l’allievo nell’apprendimento. Tra questi, nella scuola secondaria, vannoindividuati con particolare cura gli strumenti compensativi e dispensativi che sarà possibile assicurare anche in sede di Esame di Stato.
Preliminarmente all’Esame di Stato, della scuola secondaria di II grado, tali strumenti vanno indicati nel Documento del 15 maggio (Nota MPI n.1787/05 – MPI maggio 2007) in cui il Consiglio di Classe dovrà esattamente indicare modalità, tempi e sistema valutativo previsti per le prove d’esame.
e) MODALITÀ DI VERIFICA
Realizzazione di verifiche strutturate a scelte multiple, chiuse, V/F…, realizzazione di verifiche a risposte aperte, realizzazione delle verifiche (compreso il testo delle stesse) in forma digitale; lettura del testo della verifica scritta da parte dell’insegnante; lettura del testo della verifica scritta con l’utilizzo della sintesi vocale; riduzione/selezione della quantità (non della qualità) di esercizi nelle verifiche scritte; organizzazione di interrogazioni programmate; prove orali in compensazione alle prove scritte nella lingua non materna; programmazione di tempi più lunghi per le prove scritte; predisposizione di interrogazioni orali per le materie previste solo orali; supporto alle verifiche orali e
scritte con l’utilizzo di mappe concettuali e mentali, con immagini e schemi.
f) VALUTAZIONE FORMATIVA E VALUTAZIONE FINALE
In conformità a quanto indicato nelle precedenti parti del piano personalizzato, andranno specificate le modalità attraverso le quali si intende valutare i livelli di apprendimento nelle diverse discipline o ambiti di studio. Dovrà essere ad esempio esplicitamente esclusa la valutazione della correttezza ortografica e sintattica per gli allievi disgrafici o disortografici etc. Per ogni disciplina andranno pertanto individuate le modalità che consentano di appurare l’effettivo livello di apprendimento.
g) ASSEGNAZIONE DEI COMPITI A CASA E RAPPORTI CON LA FAMIGLIA
Nella programmazione personalizzata dovranno essere indicate le modalità di accordo tra i vari docenti e con la famiglia in ordine all’assegnazione dei compiti a casa:
– come vengono assegnati (con fotocopie, con nastri registrati, …);
– in quale quantità vengono assegnati (tenere conto che i ragazzi con DSA sono lenti e fanno molta più fatica degli altri, quindi occorre selezionare gli aspetti fondamentali di ogni apprendimento);
– con quali scadenze vengono assegnati, evitando sovrapposizioni e sovraccarichi;
– con quali modalità possono essere realizzati, se quelle consuete risultano impossibili o
difficoltose.
5. Firma del PDP e legge sulla privacy
Alla stesura del PDP deve far seguito il contatto con la famiglia, alla quale sarà proposta la firma del documento. Con l’apposizione della firma la famiglia deve essere consapevole che autorizza il Consiglio di Classe ad utilizzare tutti gli strumenti indicati per il raggiungimento del successo scolastico dell’alunno e che si impegna a procurarglieli e farglieli usare. A seconda della gravità del problema il trattamento differenziato sarà più o meno evidente, ma comunque non occultabile.
Questo deve essere chiarito fin dall’inizio. Se la famiglia non vuole che siano rese palesi le difficoltà dello studente o insiste perché non si riveli alla classe la condizione del figlio, lo deve dichiarare ed essere consapevole delle conseguenze. Rifiutando l’adozione delle misure indicate nel PDP per il successo scolastico si assume anche la responsabilità di un suo eventuale insuccesso. La diagnosi di DSA rientra nei dati sensibili secondo la normativa sulla privacy, quindi, senza l’autorizzazione della famiglia, non si può rendere noto ad altri (compresi i compagni) questa condizione, a meno che non sia lo stesso alunno a farlo. E’ necessario altresì informare tutti i docenti del Consiglio di Classe della
situazione, perché agiscano adeguatamente, vincolati all’obbligo della riservatezza.
6. Obiettivi minimi ed esami
Premesso che ogni alunno con diagnosi di DSA è un caso a sé, non assimilabile ad altri nelle potenzialità o difficoltà, gli obiettivi minimi che questi deve raggiungere in ogni materia sono identici a quelli dei compagni, così come stabilito nelle programmazioni disciplinari curricolari. Anche nella fase conclusiva del percorso scolastico, in occasione degli esami di maturità, a oggi non è prevista dispensa da alcuna materia (es. inglese scritto, così come in un primo momento si era supposto) o prove semplificate. Le indicazioni per questi studenti sono relative all’adozione di strumenti compensativi e dispensativi, di modalità differenti di verifica e valutazione, che afferiscono ai modi, ma non alla sostanza. In ogni caso le prove scritte e orali devono essere uguali a quelle dei compagni
e non differenziate (semplificate o equipollenti). La normativa per ora parla solo di esami con tempi più lunghi ed eventualmente svolti con l’adozione degli strumenti compensativi adeguati. Va da sé che, di fronte a prove finali identiche a quelle dei compagni, non ci si può discostare troppo dagli obiettivi già elaborati per la classe. I docenti che si trovano alunni con diagnosi di DSA negli esami finali, dovranno quindi applicare le stesse metodologie utilizzate durante l’anno senza comunque somministrare prove differenziate rispetto alla classe. Potranno invece essere adottati tempi superiori, strumenti informatici e quant’altro serva per favorire il buon esito della prova.
7. Anagrafica dei casi di DSA
Una delle caratteristiche specifiche per il riconoscimento di questa difficoltà è l’assenza di altre componenti, quali deficit sensoriali o ritardo mentale, anche lieve. Un problema può essere rappresentato dagli alunni definiti “border-line”, che hanno cioè un QI ai limiti della norma (tra 70 e 85 per intenderci). In genere questi dovrebbero avere un insegnante di sostegno, ma sempre più spesso questo indicatore viene fatto rientrare nella normalità. E’ ovvio che a questi studenti va riservata una particolare attenzione, poiché la fragilità legata ai Disturbi Specifici di Apprendimento è aggravata da ulteriori difficoltà di comprensione. Per gli studenti certificati in base alla legge 104 (handicap) l’iter è quello consueto: verrà stilato un PEI e si individuerà il percorso individualizzato più idoneo insieme con l’insegnante di sostegno; per i DSA, invece, è necessario realizzare il PDP. Si
consiglia, quindi, in caso di dubbi, di effettuare un controllo all’interno delle cartelle personali degli studenti per identificare correttamente i casi. La segreteria didattica è stata comunque incaricata di segnalare tempestivamente ai coordinatori l’arrivo di ogni nuova certificazione in corso d’anno.

Misure compensative, dispensative, modalità di verifica e valutazione

• tavola pitagorica

• tabella delle misure o delle formule geometriche;

• calcolatrice;
• audio registratore o lettore MP3(con cuffia);
• cartine geografiche e storiche;
• tabelle della memoria di ogni tipo;
• computer con programmi di videoscrittura con correttore ortografico e sintesi vocale,
commisurati al singolo caso;
• traduttori automatici digitali;
• cassette registrate (dagli insegnanti, dagli alunni, e/o allegate ai testi);
• testo parlato dei libri in adozione, ed altri testi culturalmente significativi (audiolibro);
• testo scolastico con allegato CD ROM;
• testo in formato PDF – Biblioteca Digitale;
• A.I.D.;
• dizionari di lingua straniera computerizzati, tabelle, traduttori.
• non richiedere lettura a voce alta in pubblico; scrittura veloce sotto dettatura, uso del vocabolario cartaceo, studio mnemonico non ragionato, studio mnemonico delle forme verbali;
• evitare l’uso di materiale scritto a mano e prediligere quello in stampato maiuscolo;
• stabilire tempi più lunghi per le prove scritte;
• programmare o concordare le interrogazioni;
• assegnare compiti a casa in misura ridotta;
• incoraggiare l’uso degli schemi, tabelle, mappe concettuali e permettere il loro utilizzo durante le verifiche scritte ed orali;
• affiancare, laddove è possibile, al linguaggio verbale altri codici;
• favorire l’apprendimento delle lingue straniere nella loro forma orale, con la
possibilità di utilizzare qualsiasi supporto per quelle scritte.

• differenziare le verifiche, dal punto di vista operativo, in base a eventuali relazioni
diagnostiche a riguardo;
• testo della verifica scritta in formato digitale;

• lettura del testo della verifica scritta dall’insegnante;

• dare opportuni tempi di esecuzione per consentire tempi di riflessione, pause e
eventuale gestione dell’ansia;
• in alternativa ai tempi, assegnare minor quantità di compiti da svolgere, che consentano
egualmente di verificare abilità e capacità;
• non giudicare, se non come obiettivo specifico univoco, l’ordine o la calligrafia;
• giudicare i concetti, i pensieri e la loro coerenza, il grado di maturità, di
consapevolezza e di conoscenza, sia che essi vengano espressi in forme tradizionali o
compensative;
• interrogazioni programmate;
• prove orali in compensazione alle prove scritte nella lingua non materna;
• predisporre interrogazioni solo orali per le materie previste solo orali;
• utilizzo di prove strutturate: risposta chiusa – multipla – V/F;
• modalità di presentazione delle verifiche (cartacea – al PC – con software specifici …
altro;
• uso di mediatori didattici durante le interrogazioni (mappe – schemi – immagini);
• utilizzo di mezzi compensativi.
• ogni studente verrà valutato in base ai progressi acquisiti, all’impegno, alle conoscenze apprese e alle strategie operate. La valutazione è personale, come personali i livelli di partenza (all’alunno è richiesto il raggiungimento almeno degli obiettivi minimi raggiunti
attraverso percorsi personalizzati);
• la scuola valuta il contributo che l’alunno ha dato, il percorso nel quale ogni singolo alunno ha saputo destreggiarsi, il cammino effettuato e non lo stato in essere. Oggetto di
valutazione è il percorso effettuato e non i livelli di appartenenza.

ESEMPI STRUMENTI COMPENSATIVI PER ALCUNE MATERIE
ITALIANO
Schede per le forme verbali, per l’analisi grammaticale, logica, del periodo, aiuti per i tempi verbali, etc…;
Uso sintetizzatore vocale per i testi;
Uso registrazioni;
Computer con correttore automatico e vari programmi e Internet;
Uso di materiali differenti per appuntare o per fissare graficamente informazioni specifiche;
Elaborati, materiali vari, conoscenze, documenti o fotografie preparati in ambito domestico;
Sintesi, schemi elaborati dai docenti, mappe concettuali.
LINGUE STRANIERE
Privilegiare la comunicazione orale con valorizzazione di eventuali esperienze pregresse;
Negli elaborati scritti, limitare le correzioni ai soli errori percepibili e modificabili, nonché
prevedere un aiuto esterno per le trascrizioni (compagni o docenti medesimi);
Lettura da parte del docente del Compito in Classe Scritto;
Computer con correttore automatico e vari programmi e Internet;
Uso di materiali differenti per appuntare o per fissare graficamente informazioni specifiche;
Elaborati, materiali vari, conoscenze, documenti o fotografie preparati in ambito domestico;
Sintesi, schemi elaborati dai docenti, mappe concettuali.
MATEMATICA, SCIENZE
Tabelle della memoria, tavola pitagorica, tavola delle formule, delle misure o dei linguaggi
specifici, etc…;
Strutturazione dei problemi per fasi;
Uso della calcolatrice;
Computer con correttore automatico e vari programmi e Internet;
Uso di materiali differenti per appuntare o per fissare graficamente informazioni specifiche;
Elaborati, materiali vari, conoscenze, documenti o fotografie preparati in ambito domestico;
Sintesi, schemi elaborati dai docenti, mappe concettuali.
STORIA, GEOGRAFIA
Cartine geografiche e storiche;
Computer con correttore automatico e vari programmi e Internet;
Uso di materiali differenti per appuntare o per fissare graficamente informazioni specifiche;
Elaborati, materiali vari, conoscenze, documenti o fotografie preparati in ambito domestico;
Sintesi, schemi elaborati dai docenti, mappe concettuali.

 

4 Risposte a “Cosa deve contenere il Piano Didattico Personalizzato.”

  1. leggo con dispiacere quello qui scritto ,cioè tutto quello che la scuola dovrebbe fare x i ragazzi DSA.
    mio figlio DSA certificato purtroppo nn ha avuto supporti compensativi da parte della scuola ,nonostante essa è privata nn lo hanno aiutto + di tanto. Il PDP me lo hanno fatto firmare il giorno degli esami orali. quindi anche qui nn sono stasti molto corretti .
    sono socio dsa di bologna e cd ecc. li ho tramite loro.
    Avrei piacere ricevere una documentazione che spieghi bene anche a noi genitori come tutelare nostro figlio,e se la valutazione va fatta da psichiatri o altro .
    grazie di tutto. in fede Scarpella Serenella

    1. Buongiorno, purtroppo alcune scuole non sono preparate ed informate in merito ai disturbi specifici dell’apprendimento.Sta a noi genitori lottare e far valere i diritti dei nostri figli, qui nel nostro sito potrà trovare tutto quello che occorre, ci sono dei decaloghi, cosa fare e cosa non fare per tutelare i nostri ragazzi, tutto questo è stato creato in base alle esigenze di molti genitori, e come documentazione è servita in alcune scuole, i docenti ne hanno presso atto e hanno iniziato a stilare il giusto pdp e tutto quello che ne consegue. Noi abbiamo anche una pagina facebook, lato destro del sito, ci contatti lì, così possiamo seguirla passo passo in ogni discrepanza.

  2. Buona sera,vorrei sapere se all’esame di maturità negli scritti si possono avere riduzioni del 30% delle domande o degli esercizi di matematica!

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